Ho iniziato a fotografare nel 2011. La fotografia mi aiuta a esplorare la complessità dei giorni nostri semplificandola e rendendola più accessibile ai miei occhi, senza l’immodesta intenzione di spiegarla.
Il mio modo di vedere il mondo è in continua evoluzione e la mia fotografia esprime questo percorso, in un processo di apprendimento autodidatta del quale non vedo la fine ma solo il continuo cambiamento. Prediligo quindi la fotografia come strumento di indagine cercando di far convivere il significato con l'estetica.
Amo il ritratto e la foto documentaristica, non disdegnando gli spazi urbani e la fotografia di strada. A volte torno alla pellicola per sentire ancora di più il senso di attimo irripetibile che è l'essenza della fotografia.
Dal 2013 sono membro del collettivo Sans Titre di Madrid, un gruppo di fotografi professionisti e non con il quale ho l’occasione di partecipare a iniziative di carattere documentaristico.
Ho realizzato nel 2019 il mio primo docufilm, "Ivan, il pazzo", spostando il mio interesse sulla scrittura di cinema documentario e sulle riprese video. 

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